HA RIGGIUNTO LA SUA "LUNA"
UN RICORDO DELL' AMICA ERICA TAMBORINI CURATRICE DELLE ULTIME ESPOSIZIONI DEL MAESTRO.
" C'è' vita e c'è' morte. in mezzo ci sono bellezza e malinconia" (a. Camus).
la bellezza per l'arte per Aldo Rota. La malinconia degli incontri passati, dei luoghi del mondo visitati e quanto ne rimane come testimonianza di una vita vissuta, perduta e ritrovata fino al suo compimento. Un compimento tradotto in parte in una nuova avventura pittorica attraverso cui Aldo Rota viaggiava dall'amata terra alla tanto agognata luna. Rimarrà sempre impresso nella mia memoria il dialogare davanti alle sue "lune dipinte".
La sua e' stata una vita caratterizzata da lunghi soggiorni consumati tra Italia, Portogallo, Stati Uniti, Russia, Tunisia, Marocco, Persia, altre culture che facevano di Aldo Rota un personaggio internazionale. Alla fine degli anni sessanta l'artista ha soggiornato lungamente in India, dove ha vissuto a stretto contatto con la spiritualità Babajii." Lì', folgorato dalle cromie della terra indiana e dalle sue feste sacre, ha scoperto e si è appassionato alla lavorazione tradizionale dei colori. Colori naturali, intensi e profumati, che hanno caratterizzato tutta la sua produzione artistica. questa è la pittura di Aldo Rota, in cui oriente e occidente dialogano e si fondono suscitando un altro e nuovo linguaggio. Questa sua pittura , inoltre, emana ed emanerà sempre energia vitale, come specchio dell'anima dell'artista. In particolare, nei suoi più maturi e ultimi dipinti si cela al fondo una segreta preghiera rivolta all'universo mondo vivente in cerca di purificazione, una preghiera di riscatto e iniziazione al viaggio che dalla dimensione corporea e materiale, conduce alla dimensione incorporea e spirituale , a cui Aldo Rota , per eredità indiana, si è sempre rivolto con sacrale intensità.
caro Aldo, non ci sono addii per noi. ovunque tu sia , sarai sempre nel nostro cuore.
erica tamborini
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