E' DEMOCRAZIA....MA....



Diceva Kierkegaard "la cultura è ciò che rimane dentro di noi quando si è dimenticato tutto. Ma se non c'è nulla da dimenticare come può rimanere qualche cosa dentro di noi? E' il caso di alcuni "grandi" Sindaci che dirigono importanti municipi italiani e di aspiranti presidenti del consiglio che vorrebbero governare il Paese. Il declino dell'Italia è iniziato negli anni novanta e può sembrare un paradosso, ma più precisamente con "mani pulite" e la visione di una società diversa con diverse soluzioni dei problemi. Un paese che avrebbe dovuto poggiare su solide basi di partenza, così non è stato.....anzi e qui nasce il paradosso.
La politica per organizzare e amministrare efficacemente lo Stato e la vita pubblica, deve essere espressione di forti ideologie che si trasformano poi in cultura.
L'Italia uscita dalla guerra aveva esponenti di spicco che interpretavano le diverse anime della società: De Gasperi, Togliatti, Nenni, Einaudi, Croce...leader di specchiata onestà e di granitiche convinzioni, giuste o sbagliate, ma frutto di una lunga preparazione, fatta di studi, letture, impegno intellettuale , politico e di una prolungata lotta per la libertà. Dalla mediazione, non sempre facile dei diversi pensieri è nata l'Italia del dopoguerra; un paese pieno di vitalità, creatività, coraggio e speranze; l'Italia del miracolo economico...con alla base consolidate convinzioni ideologiche che permettevano di costruire il futuro su solide fondamenta. Oggi siamo in crisi e la crisi è soprattutto questa: i principali partiti formatesi dopo il 1992 sono senza ideologie, propongono soluzioni pratiche del giorno per giorno con nessuna visione strategica, privi di tensioni verso obiettivi finali cui dovrebbe tendere una società.
Pensiamo solo allo slogan che ha tenuto a battesimo l'ultimo nato del sig.Grillo "5 stelle... vaffa.." Forse sarebbe il caso di prenderci una pausa di riflessione.... non ci speriamo!

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