CONCORRENZA E PRIVATIZZAZIONI.

 L'INTERVENTO DI MATTARELLA IN MERITO ALLE PRIVATIZZAZIONI E CONCORRENZA NON CI E' AFFATTO PIACIUTO.

LA LETTERA CHE IL PRESIDENTE MATTARELLA HA VOLUTO ACCOMPAGNARE ALLA FIRMA DEL DECRETO MILLE PROROGHE E INVIATA AL GOVERNO E ALLE CAMERE CI HA LASCIATI MOLTO PERPLESSI, COME SPESSO ACCADE NON SI CAPISCE PERCHE' QUESTE COSE CAPITANO ORA, QUANDO SONO ANNI CHE DOVEVANO ESSERE FATTE. MA CERCHIAMO ANCHE DI CAPIRE PERCHE' ALCUNE FORZE POLITICHE NON SONO AFFATTO FAVOREVOLI ALL'APPLICAZIONE DI QUESTE NORMATIVE EUROPEE.

 UNA PRIMA LIBERALIZZAZIONE AVVENNE ANNI FA CON IL NEFASTO DECRETO "BERSANI "CHE CAUSO' LA CHIUSURA , POI,DI MIGLIAIA DI NEGOZI E PICCOLE ATTIVITA' FAVORENDO LA DISCESA IN C AMPO DELLE MULTINAZIONALI DEL FOOD, DEI CENTRI COMMERCIALI E DELLE COOP. RISULTATO LO SPOPOLAMENTO DEI CENTRI E IL DEGRADO DELLE PERIFERIE, UN IRRAZIONALE SFRUTTAMENTO DEL SUOLO, UN CAOS NELLA VIABILITA'.  ANCOR PRIMA  CI FU LA PRIVATIZZAZIONE DELL'INDUSTRIA NAZIONALE,  PRODI ALLORA ERA UN "BOIARDO " DI  STATO: PASSARONO AI PRIVATI: MOTTA. ALEMAGNA , STIPEL, MONTEDISON, BNL... SOLO PER CITARE  I PIU' NOTI. CHI CI HA GUADAGNATO???????

POI FU IL TURNO DELLE FARMACIE, MA CON CRITERIO PER EVITARE GLI ERRORI PRECEDENTI, STIAMO ASPETTANDO QUELLO DEI NOTAI E QUELLO DEGLI ORDINI PROFESSIONALI. QUNDI NON SI COMPRENDE PERCHE' NEL MIRINO DEVONO ENTRARE DA SUBITO I TAXI , I BALNEARI, GLI AMBULANTI, CHE CI PARE SVOLGONO IN MODO SERIO E SODDISFACENTE IL LORO LAVORO, E SONO LE CATEGORIE PIU' UMILI.

CONSIDEREVOLE IL NUMERO DEGLI OCCUPATI, TRA GLI UNI E GLI ALTRI SI PARLA DI OLTRE 300 MILA PERSONE CHE NON VOGLIONO FARE LA FINE DEI LORO COLLEGHI  "BOTTEGAI" E RITROVARSI ANCHE SENZA QUELLA PENSIONE CHE ERA DATA DALLA  POSSIBILITA', ALLA FINE DELL'ATTIVITA', DI CEDERE LA PROPRIA LICENZA. LA DISCESA IN CAMPO DELLE MUTINAZIONALI NON HA PORTATO MOLTI BENEFICI AI CONSUMATORI  SE NON QUELLO, PER LO STATO, DI PERDERE LE TASSE, CHE VENGONO PAGATE IN QUEI PAESI CHE SBRAITANO PER IL NON RISPETTO DELLE REGOLE. IL PROBLEMA E' SERIO E VA AFFRONTATO CON COGNIZIONE E SERIETA' NON CON I SOLITI SLOGAN DI QUELLI CHE AL MERCATO FORSE NON SONO MAI ANDATI.

                                                                          ANTONIO ERNESTO SIMONETTO