PAOLO VI UN BUON PASTORE SCORDATO ANCHE DEI CATTOLICI.

QUEST'ANNO SONO ASSUNTE AGLI ONORI DELLE CRONACHE DUE CITTA' LOMBARDE: BERGAMO  BRESCIA  COME CAPITALI DELLA CULTURA. NOI VORREMMO RICORDARLE ANCHE COME "CAPITALI RELIGIOSE",  GIOVANNI XXIII  E PAOLO VI.  I PONTI TRA PASSATO E MODERNITA' TROPPO SPESSO DIMENTICATI, IN MODO PARTICOLARE PAOLO VI.

LA MATTINA DELL' EPIFANIA DEL 1955, DOPO ESSERSI FERMATO A MELEGNANO, CONFINE DELLA NUOVA DIOCESI, FA INGRESSO IN DUOMO GIOVANNI BATTISTA MONTINI. IL NUOVO ARCIVESCOVO HA SOFFERTO QUELLA DESTINAZIONE, COME SI LEGGE DALLE CRONACHE DELL'OSSERVATORE ROMANO
VISSUTA COME UN ALLONTANAMENTO PERCHE' DALLA FINE DEL 1937 E' AI VERTICI DELLA SANTA SEDE COME "SOSTITUTO" DELLA SEGRETERIA DI STATO. DOPO LA MORTE DEL CARDINALE MAGLIONE, SEGRETARIO DI STATO, NEL '44 PIO XII NON HA NOMINATO UN SUCCESSORE. ALLA FINE DEL '52 IL PAPA  NOMINA MONTINI E TARDINI PRO-SEGRETARI DI STATO MA NON CREANDOLI CARDINALI. NEL '54 (1° NOVEMBRE) MONTINI VIENE DESIGNATO ARCIVESCOVO DI MILANO. LE  OPPOSIZIONI DI DESTRA HANNO CONVINTO IL PAPA CHE MONTINI NON GLI E' FEDELE E CHE NON CONDIVIDE LA LINEA INTEGRALISTA DI GEDDA. MONTINI, VICINISSIMO A DE GASPERI, CHE HA AVUTO UN FORTE CONTRASTO CON PIO XII QUANDO HA RIFIUTATO DI ALLEARSI CON L'ESTREMA DESTRA E DA ALLORA IL PAPA NON  HA PIU' RICEVUTO IL LEADER DEMOCRISTIANO. LA NOMINA DI MONTINI  A MILANO APPARE DUNQUE COME UN ESILIO. 

ARRIVA MILANO CON 90 CASSE DI LIBRI, STORIA, ARTE, ROMANZI. DORME 4 ORE PER NOTTE, CELEBRA MESSA OGNI MATTINA ALLE 6.30, LA SERA CENA CON I VESCOVI AUSILIARI E I SUOI SEGRETARI POI SI RITIRA NEL SUO STUDIO E LEGGE FINO A NOTTE INOLTRATA. IN TELEVISIONE SEGUE "LASCIA O RADDOPPIA" E NON TRASCURA LE TELECRONACHE DELLE GARE CICLISTICHE. GUIDA UNA DIOCESI DI 900 PARROCCHIE  NEGLI ANNI DEGLI IMPONENTI FLUSSI MIGRATORI, DELLA INDUSTRIALIZZAZIONE  CHE PRELUDE AL BOOM ECONOMICO, DELLE DOTTRINE MARXISTE CHE HANNO SEMPRE PIU' PRESA SULLA CLASSE OPERAIA.  L'ARCIVESCOVO PORTA LA SUA ESILE FIGURA TRA I CAPITANI D'INDUSTRIA E I POLITICI, NELLE "COREE" POPOLATE DALLE FAMIGLIE MERIDIONALI, NELLE FABBRICHE. A SESTO SAN GIOVANNI, LA STALINGRADO D'ITALIA, PARLA DAVANTI A 3000 OPERAI.  L'ESILIO MILANESE  TRASFORMA  MONTINI: COLUI CHE TRENT'ANNI DAL 1924 AL '54 E' STATO ALLA SEGRETERIA DI STATO, FA ESPERIENZA DIRETTA DEL GOVERNO DI UNA DIOCESI E CHE DIOCESI. CULMINA LA SUA MISSIONE NEL 1957 IN UNA CITTA' CHE E' UN LABORATORIO DI MODERNITA' LA TRADIZIONE CRISTIANA RISCHIA DI SMARRIRSI, MONTINI NE E' CONSAPEVOLE , RIVOLGE UN MESSAGGIO AI "LONTANI", A COLORO CHE SI SONO ALLONTANATI PERCHE' "MALE IMPRESSIONATI DA NOI" EBBENE" SE E' COSI' "FRATELLI PERDONATECI."
IL 4 OTTOBRE 1958.  CINQUE GIORNI DOPO  PIO XII MUORE. SI NARRA CHE NEL CONCLAVE DA CUI USCIRA' PAPA GIOVAQNNI XXIII  DUE VOTI SIANO ANDATI A MONTINI NON ANCORA PORPORATO. IL 28 OTTOBRE GIOVANNI XXIII INDICE IL SUO PRIMO CONCISTORO. IL NOME DI GIOVANNI BATTISTA  MONTINI APRE LA LISTA DEI NUOVI CARDINALI.UN RISARCIMENTO, MA FORSE QUALCHE COSA DI PIU', UN'INVESTITURA.........

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