NERI di BICCI E I SUOI OSPITI TOSCANI

 

Neri di Bicci fu erede di una fortunata dinastia di pittori, avviata dal nonno e proseguita da padre. Fu una bottega di successo per l'alta qualità tecnica sempre espressa nelle innumerevoli pale d'altare sparse in tante chiese del territorio toscano. Non fu mai a Castiglione, nè ebbe mai commissioni dal Cardinale Branda. La Crocifissioine, oggi esposta al museo, giunse nel 1928 in deposito dalle Gallerie Fiorentine, per colmare una lacuna nell'abside della Collegiata, tra le storie dei Santi Stefano e Lorenzo, affrescate dal Vecchietta e Paolo Shiavo, al quale l'opera era attribuita. In seguito all'assegnazione della Crocifissione alla fase giovanile di Neri di Bicci, nella volontà di meglio preservarla e per rimarcare l'estraneità rispetto al contesto, l'opera è stata spostata nell'antica canonica. 

Nell'ambito delle iniziative "600 anni della Collegiata" VENERDI 19 MAGGIO sarà inaugurata una nuova esposizione" NERI di BICCI ospiti toscani al museo della Collegiata" Il prestito delle tavolette raffiguranti S. Domenico e S. Giovanni Gualberto è stato concesso dalla Galleria Altomani di Milano.

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