PRO LOCO 50 ANNI e non sentirli - 2 -

 

......Intanto si comincia a sistemare la sede, quella attuale e' come era, nulla e' stato fatto in piu', anzi. Dopo il concerto in collegiata fu organizzata una mostra nella sala ex Eca, gentilmente concessa dal comune, era la prima volta che veniva usata par tali scopi, si teneva infatti l'annuale pesca di beneficenza in occasione della festa del paese. Mostra importante con uno degli artisti piu' rinomati della provincia; TAVERNARI. Si verificò un episodio increscioso. Una scultura "La Madre" dell'artista, donata alla Pro Loco dal Conte Castiglioni (presidente) per finanziare la Pro Loco stessa, del valore di due milioni fu "rubata" da un pseudo gallerista, amico del maestro. 
Successivamente il 22 maggio nel salone del cinema Ariston il dott.Franco Maggioni, presidente dell'Utifar . Unione Tecnica Italiana Farmacisti  tenne una conferenza con  proiezioni e dibattito sul tema " Droga, Paradiso e Inferno"  Alla conferenza è poi seguita la proiezione del film vincitore del Lone d'Argento alla mostra di Venezia del 1966  "Chappaqua". E intanto però si pensava a cosa potesse fare la Pro Loco per farsi conoscere e coinvolgere i cittadini al progetto iniziale :- recupero e la valorizzazione del Centro Storico dei suoi monumenti della sua storia della sua arte.- In una delle tante riunioni l'idea venne a Giorgio Crosta: "facciamo correre le botti". Buona l'idea si comincia a svilupparla e a lavorarci sopra. Una spedizione al mercato di Loria (TV) di Simonetto con Strino. detto Barone  recupera otto botti. Il gruppo di lavoro-organismo a latere del consiglieri, produceva idee simulazioni progetti che alla fine approvati   dal Consiglio Pro  Loco generarono il 1° Palio dei Castelli che vide la luce il 16-17 settembre 1972.
I nomi dei rioni non c'erano così come le bandiere e nemmeno i bottari per cui si andò per bar e negozi  a illustrare il progetto e a cercare i volontari - bottari-. I simboli e i colori che vediamo oggi  e il tema storico vennero presentati nell'edizione del 1974 che si tenne sotto la regia di Amedeo Amodio, celebre ballerino della Scala. La prima edizione fu un successo strepitoso, nonostante le carenze organizzative e la precarietà dei figuranti e concorrenti, ma l'dea era vincente e si affermò ben presto soprattutto nei nascituri Rioni.

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