DOVE SIAMO?

 

UNA RIFLESSIONE SUL TERRORISMO NON PUO' ESSERE QUALCOSA CHE RIGUARDA UNICAMENTE LA POLITICA O LA SOCIOLOGIA.ESISTE ANCHE UN'OTTICA INTERIORE E FORSE PIU'DECISIVA DI RIPENSAMENTO.IL TERRORISMO MIETE VITTIME, E' NEFASTO PER L'EUROPA E PER L'ITALIA.E' QUINDI NECESSARIO CHE I CITTADINI CONTRIBUISCANO A ISOLARE E SRADICARE L'ODIO TERRORISTICO NELLE SUE PROFONDE RADICI.SOTTO UNA CERTA OTTICA IL TERRORISMO NASCE, ALMENO PER CERTI ASPETTI E PER UNA CERTA MISURA, COME URGENZA DELL'UTOPIA. UTOPIA E' UNA PAROLA PREPOTENTE NEL SESSANTOTTO: ESSA INDICA: -"IL LUOGO CHE NON ESISTE O, PER CONVERSO, IL LUOGO PER ECCELLENZA QUELLO VERO E SOLIDO"- E' IN CERTA MISURA IL SOGNO , IL PROGETTO IDEALE: IL PAESE DEI BALOCCHI DI PINOCCHIO,O QUELLO DELLE MERAVIGLIE DI ALICE. -O, ANCHE IL PAESE BIBLICO DOVE "SCORRE LATTE E MIELE""I CIELI NUOVUI DELL'APOCALISSE DOVE IL PROGETTO E IL SOGNO SONO LA PROMESSA REALE DEL PADRE". -OPPURE LA SOCIETA' ILLUMINISTICA DEL PROGRESSO ILLUMINATO E -QUALE SUE PARTICOLARE DEVIAZIONE- LA SOCIETA' SENZA CLASSI E SENZA SFRUTTAMENTO DEL MARXISMO. TUTTE QUESTE UTOPIE,CON LA LORO PRESENZA IDEALE DI RICHIAMO ANIMANO E DIRIGONO LA STORIA E L'ESISTENZA DI MOLTI. NEL '68, L'UTOPIA FA IRRUZIONE IN UNA SOCIETA' IN RAPIDA TRASFORMAZIONE CHE VA SEMPRE PIU' SMARRENDO -QUALE SUA COMPONENTE CULTURALE-IL SENSO CONTADINO DELL'ATTESA E DELLA PAZIENZA, LA SAGGEZZA MEDITERRANEA E CRISTIANA DEL TEMPO E DELLE MEDIAZIONI.SI VENIVANO SVILUPPANDO UNA MENTALITA' CONSUMISTICA BASATA SULLA LOGICA DEL POSSESSO, SUUL'AVERE IMMEDIATO QUALE UNICO RICONOSCIMENTO DI FELICITA'. L'UTOPIA MARXISTA DELLA SOCIETA' SENZA CLASSI AGGIUNGEVA ALLA SMANIA CONSUMISTICA DELL'AVERE UN ELEMENTO DI LEGITTIMAZIONE SCIENTIFICA ( Marx afferma la scientificità  della sua previsione e quindi la necessità della sua affermazione qui, e quanto prima). OCCORRE FORSE AI CRISTIANI UN'ATTENTA ANALISI-IDEALE ED OPERATIVA- DELLA DIVERSITA'TRA LA PAZIENZA E LA PIENEZZA DELL'UTOPIA PROPOSTA "DA IDEOLOGIE CHE SI ISPIRANO ALLA IRRAZIONALITA'E CHE SI RICHIAMANOA CONCEZIONI MATERIALISTICHE DELL'UOMO E DELLA STORIA SIANO ESSE DI SEGNO MARXISTA O COMUNISTA". ANCHE IL CRISTIANESIMO E' UN'IMMINENZA DI UTOPIA. SAN GIOVANNI, IN EPOCA DI SMARRIMENTO E PERSECUZIONE SCRIVENDO L'APOCALISSE PARLA,APPUNTO,DI "CIELI NUOVI E TERRE NUOVE" COME DI QUALCOSA VICINO E IMMINENTE;" VENGO", "STO VENENDO" CONTINUA A DIRE CRISTO IN QUEST'ULTIMO LIBRO DELLA BIBBIA INDICAANDO L'IMMINENZA DELLA SUA PRESENZA.MA IMMINENZA NON E' IMMANENZA;IMMINENZA INDICA PRESENZA IDEALE,TENSIONE MORALE E CONTINUA CONVERSIONE, FEDE ATTENTA E SPERANZA RINNOVATA; INVECE IMMANENZA INDICA NECROSI E FINE DELL'IDEALE, ANSIA DI POTERE E COSTRUZIONE,RINUNCIA MORALE A CREDERE E SPERARE ANCORA, ANSIA E DISPERAZIONE UMANA. ALLORA ANCHE L'IDEALE E L'UTOPIA FANNO POLITICA, EDUCANO AD UNA TENSIONE POLITICA E SOCIALE.NELLA DISTINZIONE TRA IMMINENZA E IMMANENZA DELL'UTOPIA STA LA SAPIENZA STORICA E POLITICA DEL CRISTIANO, LA SUA PRIORITA' UMANA E SOCIALE DI LIBERATORE INTEGRALE, LA SUA PIENA COSCIENZA DELLA LIBERTA' E DELLA RESPONSABILITA'. L'UTOPIA CRISTIANA E' ATTESA DI UN REGNO IDEALE E MERAVIGLIOSO. PER RAGGIUNGERLA UN GIORNO,OCCORRE QUALCHE VOLTA AGIRE E PARLARE DIFFICILE. NON SI DIMETICHI CHE SOLO GLI ASINI AMANO UTOPIE FACILI. PER LORO, BASTA UNA CAROTA A VENTI CENTIMETRI DALLE LORO FROGIE, E SUBITO CI CAMMININANO DIETRO. ANCHE A COSTO DI SBATTERE LA TESTA CONTRO IL MURO.