DECATHLON....ANCORA???

E CI RISIAMO.....si riunisce la Commissione territorio del comune di Vedano Olona per proporre al prossimo Consiglio Comunale la richiesta di ulteriore proroga dell'accordo di programma, alla Regione Lombardia,per verificare una possibile soluzione alle prescrizioni viabilistiche e non, imposte dalla stessa per la realizzazione della struttura del Centro Commerciale. Come abbiamo più volte sottolineato, già è un abuso quello che è stato concesso, i termini perentori per la definizione della pratica erano scaduti  nel 2016, entro tale data la Regione aveva dato i pareri, i lavori potevano iniziare con il rilascio della concessione edilizia da parte dei Comuni, l'iter era concluso. Per riaprire i termini della pratica è quindi necessario presentare un nuovo progetto e iniziare un nuovo percorso anche alla luce delle nuove normative che nel frattempo sono state introdotte  dalla Regione stessa in materia di difesa del suolo e del commercio. Comprendiamo l'ansia degli amministratori di voler soddisfare le giuste attese di Bricoman e Decathlon, più in generale della multinazionale francese, cui sicuramente in avvio delle trattative sarà stata data ampia assicurazione per un'iter favorevole,visto del resto l'unanimità delle approvazioni rilasciate dei singoli Comuni, ma ciò non toglie che si stia compiendo un abuso. Anzi dovremmo dire un duplice abuso: primo non si vuole accettare ciò che è stato già deliberato, secondo non si vuol tener conto della 117 firme raccolte tra le aziende del territorio che rappresentano 452 posti di lavoro. Si intendono privilegiare gli interessi delle multinazionali a scapito dei nostri cittadini! C'è poi un altro problema che non viene preso in considerazione; le nostre aziende ,seppur piccole ,hanno progetti e problemi per il futuro, per sè, per i figli, per i dipendenti......"cosa faremo? cosa succederà? ampliamo? chiudiamo? cediamo? compriamo?" sono gli interrogativi che si sentono  parlando con gli operatori consapevoli che ,viste le passate esperienze di " tabule rase" ove arriva la GDO, non sanno che pesci pigliare per il proprio futuro, con gravi danni anche in termini di economia locale. Crediamo pertanto che sarebbe opportuno e serio che si pensasse anche a questi problemi,che riguardano l'intero territorio e non ai singoli Comuni quando si avanzano richieste non solo inutili,ma anche dannose.



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