DECATHLON........ancora!

Riportiamo un articolo pubblicato sul quotidiano "La Prealpina" sabato 27 maggio, relativo alla vicenda del Centro Commerciale in località Ponte di Vedano, così come visto da un ns collaboratore.

" Dal punto di vista sindacale mi stupisce la trasformazione genetica del PD che da difensore dei negozi di vicinato per favorire l'economia e il rilancio dei centri storici improvvisamente è diventato sponsor ufficiale della grande distribuzione: perchè queste richiesta continua di proroghe per andare  a cercare una soluzione è davvero una cosa assurda." Antonio Simonetto ex Sindaco di Castiglione e ora responsabile della Confederazione Sindacati Europei, ci mette pochissimi secondi  a dare la sua lettura personale e politica all'indomani dell'accordo di programma in Regione che ha fatto scivolare a gennaio 2018 la decisione finale di realizzare Decathlon nell'area dismessa ex Sottrici. Da mesi, assieme ai commercianti del tratto della Varesina compreso tra la cittadina del Seprio e il Ponte di Vedano,sta conducendo una dura lotta contro l'arrivo del marchio specializzato nell'abbigliamento e completamento sportivo.
"Maroni-spiega- si è fatto interprete di questo nuovo incontro perchè rappresenta il territorio e quindi cerca di tutte le strade possibili per vedere se esiste una soluzione al problema. Oltretutto Giuseppe Licata è Sindaco di Lozza,il paese ove risiede il Governatore, e anche Assessore provinciale al bilancio. Quello che invece non riusciamo a capire è perchè  le amministrazioni di Vedano e Lozza abbiano prorogato un termine che dal punto di vista giuridico era chiuso con l'ultima conferenza dei servizi che si era espressa in un certo modo. Come sindacato e come rappresentante di alcune associazioni di categoria riteniamo si tratti di un abuso che potrebbe anche avere risvolti di carattere forse penale." Secondo Simonetto, la Regione in tutta la complessa vicenda si è comportata correttamente riconoscendo la validità dell'intervento, subordinandolo  però all'accoglienza della rigidissima prescrizione viabilistica che ora si chiede di rivedere. Ma l'ex primo cittadino non manca di sottolineare con una sottile stilettata al veleno, che "se tutte le forze impegnate fino a questo momento "  per fare arrivare Decathlon "fossero invece state impiegate per andare a chiedere finanziamenti attraverso bandi anche di carattere europeo, forse  sarebbero potuti arrivare sul territorio fondi che poi sarebbero potuti servire per la bonifica dell'ex area Sottrici." "Come-sottolinea ancora Simonetto- sta facendo Cairate  nel caso dell'ex cartiera Mayer." "Non è pensabile e possibile- conclude- che ogni qualvolta c'è di mezzo una riqualificazione di un'industria dismessa la soluzione è sempre quella di realizzare un centro commerciale. Non è infatti vero che tutte le associazioni di categoria sono d'accordo e la dimostrazione lampante è proprio quella dei commercianti della Varesina con gli oltre 450 posti di lavoro a rischio a fronte di 100 ipotetici previsti con Decathlon." (l.m)


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