EUROPA. ...






Abbiamo scritto  un pò di tempo fa delle manifestazioni che a Castanza si terranno nel 2014 per celebrare il sesto centenario del Concilio che pose fine allo Scisma d'Occidente. Vogliamo ora riproporvi alcuni passi  della presentazione al volume "il Cardinal Branda Castiglioni" scritto da mons. Eugenio Cazzani,pubblicato nel 1988, dall'allora Arcivescovo Emerito di Milano, Cardinal Giovanni Colombo,per sottolineare il ruolo e il lavoro che questa nobile figura ebbe in quel contesto storico.

" Ho trascorso trent'anni  della mia ormai lunga esistenza nel Seminario di Venegono Inferiore,e ho potuto frequentare più volte il borgo di Castiglione Olona con la sua rocca,che si rileva su un'altura morenica,splendida di tesori archittetonici e pittorici.Anzi, dirò di più ,una volta osservati e gustati i lindi affreschi di Masolino da Panicale,e dopo averli fatti riprodurre in quadri esposti nei lughi corridoi del Liceo,io stesso sollecitavo i miei chierici a visitare la Collegiata e il Battistero di Castiglione nei loro settimanali passeggi.
Ma del grande Cardinal Branda,ideatore delle fortune artistiche del borgo,aureolato dalla fama di uomo dotto,umanista e diplomatico,per la verità-al di là dell'arca monumentale e qualche altra breve notizia-non conoscevo quasi nulla.Sapevo che era campato a lungo,e perciò me lo andavo immaginando che dovesse comparire tra le lievi figure masoliniane,alto e segaligno,come un patriarca antico,ornato il capo dalla candida corona della canizie......
Egli scrive non un romanzo,ma storia documentata.E vi si trova,per riflesso,descritta un'epoca intiera,anzi l'arco del Medioevo stesso,sventagliato e riassunto attraverso i nomi  e le gesta del Casato dei Castiglioni.Ci si affaccia come" da un poggio aereo" a contemplare le vicende della Chiesa e dell'Impero,interpretate da mille volti e da uomini di statura eccezionale,e anche dalle consuete miserie dei mortali.E in questo panorama il Branda Castiglioni signoreggia,pazienta,viaggia e intesse mirabili tele di alleanze,di pace,di fede e di arte.Quali vie d'Europa,egli non ha percorso per amore dei popoli? Egli,oggi,lo definiremmo un "ecumenico",se visto dalla parte della religione,ed "europeista",se considerato sotto l'aspetto politico.E con tenero compiacimento un uomo siffatto coltivava nel proprio cuore fedele e nostalgico affetto per lo sperduto villaggio delle sue origini in Lombardia,che egli volle s'incamminasse a diventare borgo............."
  

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