DOCUMENTO POLITICO


 Il ruolo storico dei riformatori è quello di governare la trasformazione e il cambiamento ed è tanto più essenziale in un'epoca come quella che stiamo vivendo,di gradi mutamenti strutturali,economici,sociali e culturali.
Siamo entrati da tempo in un sistema sociale complesso fatto di interessi parcellizzati e spesso contrastanti tra loro.Proprio la novità rappresentata dalla velocità con cui si susseguono e si intersecano le grandi trasformazioni sociali e politiche,impone un solido riferimento ideale che possa consentire di coniugare insieme,come sintesi possibile una società aperta e moderatamente individualista alle necessarie esigenze di solidarietà in una visione socialista libertaria nazionale e internazionale.
 La società individualista cui facciamo riferimento non è certamente l'esaltazione dell'individualismo degli egoismi del ritorno al privato,è semmai l'affermazione di una visione umanistica,di quel valore uomo unico e nel contempo universale,che riconosce nella libertà degli altri individui,non un limite o una minaccia,ma l'obbiettivo della propria azione.

Solo la libertà di tutti è condizione necessaria e sufficiente per la propria libertà. La Solidarietà di tutto ciò è presupposto e insieme corollario.

  In questo quadro il compito del riformismo liberale è quello di restituire modernità ed efficienza alla macchina pubblica,per prevenire o impedire i sempre possibili aspetti degenerativi e disordinati del moto spontaneo del nostro paese.Dobbiamo recuperare risorse  e produrre risorse,eliminare rigidità che frenano l'iniziativa economica e sostenere le iniziative sane,scoraggiare le imprese antieconomiche,attuare celermente i progetti e i programmi di investimento che sono da tempo decisi,accelerarne la realizzazione e non procedere con l'andatura che potremmo definire di "stop and go" dove gli stop e le accelerazioni improvvise sembrano sfuggire a qualsiasi logica politica e lasciano il dubbio che la velocità di esecuzione di un'opera sia funzione di altro oscuro e inquieto.

  La politica è dialogo e dialogo significa superamento delle parzialità storiche di ciascuno,significa superamento delle parzialità della verità anche di chi ha ragione. L'unità degli intenti non si trova attraverso le compromissioni e la correità,ma attraverso quella sintesi creativa che è sempre il frutto di un dialogo e di uno sforzo d'attenzione molto grosso.

  Sulla base di questi principi nacque anni fa   CITTA' NUOVA.

Il compito: tenere alto il valore riformatore della società castiglionese cercando di introdurre,non sempre riuscendovi,quel principio di alternanza che permette alle varie anime del paese di poter esprimere la propria rappresentanza amministrativa. In un sistema bipolare solo il superamento di posizioni personali e di interesso di parte permette di attuare l'alternanza.Introdurre in un contesto politico amministrativo visioni astratte o demagogiche non permette che questo si attui.Avendo tentato la quadratura del cerchio e proprio riferendosi al principio di base - essere riformisti -riteniamo che sarà opportuno sostenere quei movimenti che del riformismo e della solidarietà fanno la loro come la nostra bandiera.

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