LETTERA APERTA



RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO ..come l'abbiamo ricevuta.

Chi vi scrive questa lettera è un imprenditore edile affermato,che nel nostro paese nel 1965,quando mio padre Castiglionese doc come pure mia madre volle costruire il Cinema Ariston al centro del vecchio paese a cui partecipai anche io alla costruzione.
La costruzione del Cinema non fu solo operazione economica ma anche sociale.
Il costo di allora fu 65 milioni,mio padre lo volle perchè voleva lasciare al suo paese che tanto amava,insieme agli amici che incontrava al Circulin ogni volta che poteva venire nella "su Castiun",un ricordo indelebile.
Io ritornai nel 1971 e per due decenni meravigliosi castruì un consistente numero di condomini sia in mercato libero che in edilizia convenzionata.
 Nel 1973 acquistai dal Rag. Giulietto Cazzani un appezzamento di terreno in via Gramsci che andava dalle attuali Case popolari alla cabina dell'Enel e su questo terreno edificai n°3 condomini.
Alla fine rimase un appezzamento di terreno confinante con le Case popolari di 1900 mc.
 Nel 1976 fui avvicinato dall'allora Sindaco Antonio Simonetto che mi propose di donare questo ultimo lotto di terreno per fare un parco per giovani e bambini castiglionesi.
L'idea mi piacque perchè pensavo che a questa Castiglione a cui dovevo tanto potessi ringraziarla con questa donazione,oltre al terreno pagai anche la parcella notarile del Dr.Giuseppe Clavica Martucci di Tradate.
 In cambio di quella donazione,il valore di allora era di 8/10 milioni,chiesi che il parco fosse denominato "Parco Cav. Carlo Albrigi",il motivo di questa mia richiesta fu che nel 1974 mio padre morì,lasciando nel testamento 10 milioni alla Chiesa di Villa per il rifacimento del tetto.
Quale cosa più bella per un figlio che ha avuto la fortuna avere dei genitori veramente meravigliosi,quella di dedicare e ricordate ai Castiglionesi quanto mio padre amasse il suo paese nativo,infatti il 27/01/1977 davanti al Notaio Martucci e al Sindaco Simonetto feci l'atto di donazione e fu inserito nei patti e dichiarazioni la seguente dicitura "in conformità alla deliberazione qui allegata sotto"A"  il Comune di Castiglione Olona installerà nell'area oggetto della presente donazione "una targa ricordo" in memoria del defunto signor Albrigi Carlo Giovanni,padre del donante.
 Il Sindaco Antonio Simonetto fece esporre la targa ricordo sul terreno,vi faccio presente che prima del rogito si dovettero adempiere a molti atti amministrativi e si richiese l'approvazione da parte del Consiglio Comunale.In data 23/04/1976 il Consiglio Comunale approvò l'accettazione del donatore.
Nell'allora Consiglio Comunale facevano parte;il Gem.Ferruccio Cecchetto,il Dott.Giorgio Luini che sarebbero diventati sindaci in tempi successivi insieme vi era pure l'Ing.Limido Ezio l'unico che ancora oggi fa parte dell'attuale giunta.
 Dovete sapere che poi arrivòl'attuale giunta con l'Avv.Poretti sindaco e questi presi da grande gioia per loscranno conquistato,indissero come prima cosa un bando fra gli alunni delle elementari per adre un nome al Parco di via Gramsci che già aveva.
Nessuno di questi assessori si prese la briga di vedere e leggere,se ne sono capaci,l'atto in cui donavo il terreno depositato presso l'ufficio tecnico.
 Mi chiedo ma da chi è circondato il Sig.Sindaco e da quel bando scaturirono le parole"isola verde"
Di seguito l'amministrazione diede il permesso di costruire un chiosco,questo mi sta bene d'estate la gente i bambini hanno sete.
Ultimamente hanno dato il permesso di erigere una specie di veranda,fatta con la peggior plastica,ma a casa loro fanno queste porcate?
Hanno interpellato un architetto paesaggistico?
Ho visto che vi è rimasto un piccolo spazio,Sig Sindaco,mi dia una licenza che costruisco una palazzina metà mia e il resto al popolo.Per ultimo l'episodio più eclatante,in uno dei tre regni Cecchetto,Luini e Battaini,non so quale,fecero edificare il muro di cinta con relativa cancellata,tutto bene e meraviglioso,solo che mentre al sottoscritto prescrissero di tenersi con il muro di cinta a cinque metri,cosa saggia e lungimirante,il solone del momento edificò il muro a 50 cm dal filo stradale.
 Chiedo per tanto che sia ripristinata la targa originale e dal Sig.Sindaco gradirei lettera di scuse con il nominativo di chi ha fatto togliere il cartello e la motivazione di tale decisione.
Resto in attesa di una risposta scritta.

Castiglione olona 26 novembre 2013

                                Albrigi Arturo 
                               Impresario Edile

PS. Essendo voi,giovani e il nuovo che avanza,per i miei gusti vorrei essere nel basso medioevo.

Commenti

  1. Mi permetto di commentare la vostra pubblicazione. Ho avuto modo di leggere la lettera alcuni giorni fa e devo dire che sono rimasto colpito. Sono stato assessore dall'ottobre 2007 al giugno 2009 e, forse per la mia giovane età anagrafica e pure politica, non sono mai stato a conoscenza delle vicende contenute nella lettera aperta. E lo dico anche con un certo senso di colpa visto che mi sono occupato della riqualificazione del parchetto aderendo ad un bando, poi vinto, per l'istallazione del campetto polisportivo attrezzato, oggi in funzione. Leggendo e scoprendo la storia di quel luogo, credo che le richieste contenute non solo siano assolutamente meritevoli di attenzione e di doverose risposte, ma ritengo anche opportuna una riflessione generale sullo stato attuale del parchetto, divenuto più un'attrattiva commerciale che luogo di aggregazione, di gioco e di svago. Personalmente mi impegnerò affinché la lettera non rimanga inevasa. Cordiali saluti, Mauro Cereda

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  2. Che L' Assessore Ezio Limido non sia mai stato una persona affidabile, lo sanno oramai pure i piccioni del cimitero.
    Che ogni volta ci si debba, per obbligo di parte, rivolgersi All' Assessore Ezio Limido, sia una inutile perdita di tempo pur ricevendo ampie rasserenazioni, lo sanno oramai pure i cinesi senza permesso di soggiorno.
    Che ogni volta che si candita alle elezioni Ezio Limido si chiedono tutti ma come sia possibile che lo mette ancora in lista qualcuno nonostante i casini che ha combinato nella Sua vita terrena, lo sanno pure i residenti di Caronno Corbellaro.
    Vorremmo, a questo punto che Ezio Limido "si levasse dai Maroni".

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