PRO LOCO ....un pò di storia -2-

copertina della brochure del 1° Palio dei Castelli


Dopo pochi mesi dalla nascita della Pro Loco ecco che prende corpo l'idea del Palio dei Castelli, la prima edizione vede la luce il 16/17 settembre 1972.
I rioni però non c'erano e neppure la gente da far partecipare -continua Simonetto- per cui si andò in giro per i bar del paese e negozi per cercare chi volesse partecipare....non c'erano i simboli e i colori che vediamo oggi e neppure un tema storico, -fu infatti presentato nell'edizione del 1974 con la regia di Amedeo Amodio,coreografo e primo bellerino della Scala di Milano che peropose il tema " il Cardinal Branda Castiglioni e la sua corte."- La prima edizione si corse con le magliette bianche su cui era stampigliato il Leone Rampante di colore nero,uguale per tutti, ma già con molti costumi che venivano dalle sartorie che servivano la Scala.
Fu un successo di pubblico e di entusiasmo! Subito dopo però nacquero le
prime beghe...."il Palio è una scelta di elitè dicono alcuni,tra cui anche alcuni consiglieri Pro Loco,che volevano probabilmente organizzare altro...
 Ma intanto-prosegue sempre la nostra voce guida- nasce un vero e proprio comitato Palio,all'interno della Pro Loco,con il compito specifico di struttu-rare e organizzare in futuro la manifestazione . Il Comitato era così formato: Giorgio Bonafè, Ferruccio Cecchetto,Giorgio Crosta,Giorgio Galimberti,Aldo Grigioni,Roberto Lucioni,Leopoldo Montoli,Mario Sias,Antonio Simonetto, a questi vanno aggiunti una serie di amici e collaboratori.............A questo gruppo di persone si deve la struttura e il lancio di quello che ancora oggi vediamo,almeno in parte, e l'impegno di reclutare le persone necessarie per ii suo svolgimento.  Intanto si arriva alla seconda edizione che viene celebrata al Monteruzzo,dove per la prima volta si organizza anche una grigliata-almeno cinquemila razioni di pollo-che verrà poi ripetuta negli anni....Il compito della Pro Loco in questo periodo è studiare il tema della manifestazione e coinvolgere i rioni che fanno la loro comparsa in occasione del terzo Palio. Come non ricordare le figure storiche
-prosegue Simonetto nel suo racconto- e il contributo dato alla costruzione degli avvenimenti. ..G.Luigi Brogliato, Fiora Bottazioni, Caterina Plamieri, Elio Binda,Mario Pagani, Adriano Beati.....e altri altri ancora. Con questi si inventarono le bandiere i simboli ...Careno il giallo perchè c'erano i campi di grano ,Gornate il verde per i suoi boschi,Madonna in Campagna blu e rosso simboli della famiglia Castiglioni, il leone rampante per il Centro Storico e così via.....queste idee venivano poi trasferite nei rioni in cui le varie famiglie si occupavano di tagliare cucire  assembrare vesti  scarpe e quanto non erano in grado di fare,  noleggiare gli abiti per le sfilate, perchè il tema della sfilata era compito del Rione svilupparlo e presentarlo, c'era anche un premio, ed allora per poter fare ciò ciascun rione organizzava,chi feste,chi tombole, chi gare di carte...........

Commenti

  1. con tutto il rispetto per la Pro Loco, ma possibile che su questo blog castiglionese ultimamente si parli solo di questo? Il Palio dura 15/20 gg a luglio, mentre i problemi della popolazione e di questa Amministrazione Poretti durano da quasi 5 anni!!! questi argomenti mi sembrano aria fritta. cordialmente

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  2. Caro anonimo, grazie per il suo contributo, ma non è un nostro problema l'amministrazione Poretti, i siti su cui divertirvi e intervenire sono altri, a noi sta a cuore il Centro Storico e la storia della nostra città. Crediamo che il futuro di questo paese sia la sua storia,la sua cultura, il turismo come fonte di benessere. e sviluppo............ se vi piace è così , noi ne siamo convinti.

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