DAL PCI AL PD ...LA FINE DI UNA STORIA.

 
In occasione della Riconferma di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica Italiana ,pubblichiamo un commento apparso su un quotidiano locale-La Provincia di Varese-

" Finisce,in questi giorni il PCI.Era riuscito per più di 20 anni a rimandare i conti con la caduta degli Stati comunisti.I dilemmi in realtà,erano già delineati dagli anni 70.La strategia del compromesso storico aveva portato il partito al massimo storico dei consensi nel 1976,ma ne aveva anche evidenziato l'irrealizzabilità.Nonostante l'eurocomunismo, il PCI berlingueriano continuava ad essere comunista,cioè continuava  a porsi un modello di società superiore,oltre il capitalismo.La società comunista,appunto. Lo si leggeva,in controluce,nel giudizio sprezzante sulla socialdemocrazia,raccolta nell'Internazionale socialista.Pertanto i veti americani contro il comunismo e sovietici contro l'eurocomunismo erano scattati inesorabili.Aldo Moro ne fu la vittima.L'effetto di quello stop alla strategia fu la sua sostituzione con la questione morale la proposta del governo degli onesti.Alle spalle stavano una cecità e un'autocertificazione nel non voler vedere che  la corruzione del Paese era da imputare all'intreccio tra Stato,Partiti ,Politica e Amministrazione:Era il sottoprodotto di un modello istituzionale e costituzionale.
L'autocertificazione dichiarava che i Comunisti erano dotati di uno standing etico superiore.
Questa eredità berlingueriana pesò sul PCI,quando di colpo Moro si sbriciolò.Si doveva prendere atto che il riformismo socialdemocratico aveva avuto storicamente ragione. Ed era quanto con prudenza GIORGIO NAPOLITANO,discepolo di Giorgio Amendola aveva cercato di far comprendere prima a Berlinguer,invano,poi a Natta,più disponibile,poi a Occhetto,del tutto sordo all'istanza socialista e socialdemocratica. Nel succedersi delle sigle che hanno ridenominato il vecchio PCI,prima PCI-PDS,poi PDS,poi DS,poi PD,l'odiato aggettivo "socialista" non compare mai.L'aggettivo "democratico"superava illusoriamente il vecchio comunismo sia la vecchia socialdemocrazia:Perciò la profferta di Craxi di costruire insieme l'unità socialista venne respinta al mittente.La tenuta elettorale e organizzativa del PCI,dopo l'89,mentre tutti gli altri partiti deflagravano,parve confermare i paradigmi berlingueriani. In realtà,il PCI tenne,perchè meno compromesso degli altri nella gestione del potere,ma soprattutto perchè più radicato nella società civile.Il PCI fu protetto dal crollo del muro da un lascito che risaliva agli anni ?50 che oggi si è consumato.Messo alla prova delle alleanze,DS-PD ha continuato ad essere fedele al dogma"Nessun nemico a sinistra".Assorbite piccole minoranze socialiste,con eredi cattolici della DC,ha praticato relazioni di convenienza reciproca,senza farsi mettere in discussione sui temi centrali dell'emergenza antropologica.Sul piano programmatico,il PD appare fortemente conservatore sui temi istituzionali e amministrativi,difende il primato dei partiti,specchio del primato della politica:La sua base elettorale è cambiata:meno lavoratori dell'industria,più pubblico impiego,insegnanti,
pensionati,piccola borghesia urbana delle professioni.Sul piano culturale,il Pd non ha più un asse visibile.Perciò i suoi gruppi dirigenti e i suoi neo eletti sono esposti ai venti delle "etiche della convinzione"-trasposizione del narcisismo dell'Io sul piano etico-di cui i movimenti della società civile sono portatori naturali:Troppo poco per poter tenere insieme un partito."
-giovanni cominelli-

Abbiamo voluto pubblicare questo articolo giusto per mandare un messaggio agli amici che da sempre ci danno lezione di etica di morale e buon governo......forse un pò di umiltà  e autocritica non guasterebbe!!!!!!!!





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